Call for papers - Democrazia diretta vs Democrazia rappresentativa

30 Gennaio 2017
Disponibile al link sottostante la call for papers, aperta ai giovani studiosi, per il convegno internazionale "Democrazia diretta vs Democrazia rappresentativi. Profili problematici nel costituzionalismo contemporaneo".
Il convegno si svolgerà il 13 e 14 marzo presso l'Università degli Studi di Milano.
Gli abstract, di massimo 500 parole, devono essere inviati entro il 20 febbraio all'indirizzo mail: demdirettavrappresentativa@gmail.com
Gli esiti della selezione saranno resi noti entro il 28 febbraio.

Coordinamento scientifico: Prof.ssa Paola Bilancia, Università degli Studi di Milano

Il convegno è organizzato dal Dipartimento di Studi internazionali, giuridici e storico-politici dell'Università degli Studi di Milano in collaborazione con il Centro Studi sul Federalismo.

Il convegno internazionale si pone l'obiettivo di affrontare le questioni di maggiore rilievo nell'ambito del tema del rapporto tra democrazia diretta e democrazia rappresentativa. Il tema è stato, come noto, oggetto di ampio studio in dottrina: nondimeno, negli ultimi anni esso è tornato prepotentemente al centro del dibattito giuspubblicistico nazionale ed internazionale, tanto che appaiono opportuni una ricognizione ed un approfondimento dei nuovi punti problematici e delle possibili prospettive future.

Eventi quali il referendum costituzionale italiano del 4 dicembre (che peraltro aveva ad oggetto una revisione costituzionale che si proponeva di riformare istituti quali il referendum abrogativo, propositivo e di indirizzo, oltre all'iniziativa legislativa popolare), il parziale ritorno allo strumento del referendum abrogativo, il referendum sulla Brexit (e la successiva pronuncia dell'Alta Corte che ha ritenuto necessario un passaggio parlamentare), i referendum "secessionisti" in Scozia e in Catalogna, le ultime elezioni presidenziali americane, lo scollamento tra rappresentanti e rappresentati che si sta registrando nelle maggiori democrazie occidentali (e, ormai da tempo, a livello europeo, nella forma del cosiddetto "deficit democratico"), sono indicativi di una crescente tensione tra cittadini ed istituzioni e di un ricorso sempre più frequente alla democrazia diretta che è forse sintomatico di una crisi della democrazia rappresentativa.

In particolare, la posizione preminente della democrazia rappresentativa negli ordinamenti costituzionali contemporanei viene sempre più messa in discussione in favore di un coinvolgimento maggiore, se non addirittura prevalente, dei cittadini, attraverso un utilizzo (forse, in alcuni casi, addirittura strumentale) di istituti di democrazia diretta un tempo considerati finanche accessori.

Anche alla luce di nuove forme di democrazia più o meno diretta che si affacciano sulla scena (quale ad esempio la cosiddetta "democrazia in rete") occorre interrogarsi sul futuro della democrazia rappresentativa, ed in particolare chiedersi se la crisi che essa sta attualmente vivendo sia un fenomeno contingente, o se invece sia sintomatica di una crisi strutturale, e sia quindi necessario un radicale ripensamento del sistema della rappresentanza tradizionalmente inteso.
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